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Giuseppe Todaro

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L'allenamento

I consigli di TexTod > Tecniche di tiro

L'allenamento

Il Tiro Dinamico Sportivo, come le altre discipline relative all'uso delle armi, è principalmente basato sull'atto dello sparo; sarebbe pertanto logico immaginare che l'unico allenamento da intraprendere per ottenere dei buoni risultati in questo sport sia quello di... sparare. Tanto e spesso.

Questo è vero solo in parte però.

Innanzi tutto è bene precisare come sparare, o meglio, con quali modalità.L'allenamento a fuoco di tipo dinamico è un'ottima cosa per questo sport.

Purtroppo, però, non tutti hanno la possibilità (sia per ragioni di tempo che logistiche) di praticarlo all'interno dei campi appositamente dedicati (cave).

Occorre perciò ripiegare spesso sulle sezioni del TSN dove ci si può limitare a sessioni di tiro statiche per ovvie ragioni.

Questo tipo di allenamento ha i suoi pregi ed i suoi difetti.

Il principale lato positivo di questo tipo di allenamento sta nella progressiva e costante conoscenza della propria arma (o nel suo mantenimento).

Non bisogna dimenticare infatti che, nel TDS, la precisione rimane uno dei principali fattori sul piatto della bilancia al fine di ottenere buoni risultati.

Un costante allenamento sulla precisione, sulla corretta acquisizione degli organi di mira, sulla corretta gestione dello scatto, rimane quindi uno dei principi basilari di un buon allenamento.

C'è da aggiungere, però, che un allenamento fatto al TSN lascia alcune lacune che possono essere così riassunte:

  • Non è possibile sulla linea di tiro (magari a 25 metri) acquisire la capacità di gestire la giusta cadenza di tiro alle varie distanze.Per quanto ci si possa sforzare di velocizzarla, infatti, la cadenza di tiro che verrà assimilata è solamente quella alla distanza definita dalla linea di tiro stessa e, con il passare del tempo, si corre il rischio che questa diventi la "nostra" cadenza anche alle brevi e brevissime distanze, dove questa potrebbe essere incrementata in maniera notevole.
  • Per quanto si possa credere il contrario, se non si presta le dovute attenzioni, l'impostazione durante l'utilizzo statico di una pistola è molto differente da quella dinamica, così come l'impugnatura e la forza che si usa per stringere la pistola stessa (vedi articolo "Doppiare i colpi").


L'assuefazione ad un'impostazione di tiro "da poligono" può portare, durante il successivo uso dinamico, ad una serie di problemi, in primis di affidabilità della pistola che, impugnata senza essere stretta a sufficienza, può porare a diversi inceppamenti.

Purtroppo, per ovviare a questi problemi, c'è una sola soluzione: l'allenamento a fuoco, per quanto possibile, in cava.

Anche se saltuario per via dei problemi sopra descritti, questo è l'unico tipo di allenamento che può insegnarci la giusta tecnica e la giusta cadenza di tiro nelle condizioni che ritroveremo durante le gare.

In cava è meglio allenarsi su esercizi brevi (esercizi base) o su stages?

Dipende; da quanto tempo si riesce a dedicare agli allenamenti.

Se si riesce a frequentare con una certa assiduità il campo di tiro, allenarsi costruendo degli stages è sicuramente più divertente e completo; a patto però di variare sempre il disegno delle prove effettuate, onde evitare di imparare solo un determinato tipo di sequenza.

L'alternativa, per chi non riesce a dedicare abbastanza tempo alla cava, è quella di esercitarsi su esercizi base (i fondamentali), magari tramite esercizi ad hoc come, ad esempio, quelli illustrati in queste pagine.

Abbiamo detto però poco sopra che non sempre è possibile fare allenamento in cava.

Come integrare allora il nostro allenamento in poligono in modo che sia sufficiente alle nostre esigenze dinamiche?La risposta è: con l'allenamento in bianco.

Certamente non è soddisfacente come un buon allenamento a fuoco ma, d'altra parte, è un modo se vogliamo molto economico e anche semplice per imparare a muoversi con la nostra pistola impugnata.

E' sufficiente anche uno spazio non eccessivamente grande, come quello di un garage o di una cantina, alcuni bersagli in scala (per simulare le distanze di tiro) disposti opportunamente ed ecco che si può cominciare a simulare, anzi, eseguire i vari spostamenti, le varie sequenze d'ingaggio e le varie posizioni che si potrebbero poi in seguito ritrovare sul campo di tiro vero e proprio.

L'importante è ricordare di comportarsi come se si stesse facendo allenamento a fuoco quindi, cosa più importante, stringere bene la pistola!

Non bisogna dimenticare inoltre che, per l'allenamento in bianco, la pistola deve essere ASSOLUTAMENTE scarica...

Un'altra parte relativa all'allenamento che non bisogna sottovalutare è quella inerente la forma fisica generale.

Come tutti gli sport, anche il TDS presuppone che chi lo pratica volendo ottenere determinati risultati abbia una certa forma fisica che si può riassumere in tono muscolare, forza, scatto e agilità.

Sicuramente ore passate in palestra o a correre su distanze da maratona non possono che far bene; non dimentichiamo che lo scopo principale di qualsiasi sport è il benessere fisico.

Bisogna però mettere a fuoco il fatto che il TDS è uno sport basato principalmente sulla velocità e sullo scatto; un esercizio può durare, quando può essere considerato lungo, al massimo 20 / 30 secondi durante i quali bisogna essere in condizione di esprimere al meglio le proprie potenzialità fisiche.

E' pressochè inutile essere in grado di correre i 5 km in meno di 30 minuti se poi non si possiede lo scatto necessario per percorrere 10 metri in una manciata di centesimi di secondo.

Allo stesso modo, è pressochè inutile avere la massa muscolare di un sollevatore di pesi se poi si è impacciati nei movimenti.Il nostro allenamento deve prevedere quindi il tipo di attività che faremo sul campo di tiro.

Ottime quindi le varie discipline di arti marziali, per acquisire elasticità e fluidità nei movimenti; altrettanto dicasi per allenamenti in palestra con pesi leggeri per sviluppare tonicità muscolare ma senza aumentare eccessivamente la massa.

Buoni anche gli allenamenti basati su corsa e/o bicicletta, tenendo sempre però conto che il nostro sport prevede scatti brevi ma intensi.

Molti agonisti di TDS praticano spinning, proprio per la sua caratteristica alternanza tra lunghe pedalate e brevissimi ma intensi scatti "in salita".Infine anche buono il nuoto, che oltre ad essere uno sport completo dal punto di vista muscolare, fornisce un'ottima coordinazione dei movimenti ed è un ottimo allenamento per il sistema cardio respiratorio.

Un ultimo allenamento consigliato?

Scontato a dirsi... Sparare. Sparare. Sparare.


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