Doppiare i colpi - Giuseppe Todaro

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Doppiare i colpi

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Doppiare i colpi
                                           

Guardando un qualsiasi filmato su internet o vedendo sparare un tiratore di Tiro Dinamico, spesso ci si stupisce delle cadenze di tiro tenute durante l'esecuzione degli esercizi e di come, malgrado queste, i risultati sui bersagli siano sempre notevoli.

Ci si chiede allora quali siano le giuste tecniche per riuscire correttamente a doppiare i colpi.

Innanzi tutto, è indispensabile sottolineare come per raggiungere buoni risultati nel doppiaggio dei colpi sia necessario un lungo ed assiduo allenamento per affinare le poche e basilari regole che stanno alla base di tutto il mondo del tiro.

E' indispensabile infatti avere la padronanza assoluta del congegno di scatto e degli organi di mira della propria pistola.

Malgrado quanto possa sembrare ad un occhio inesperto che vede un tiratore sparare in rapida successione una serie di colpi, questi vengono esplosi solamente quando gli organi di mira (tacca di mira e mirino o DOT nel caso di ottiche a punto illuminato) sono esattamente allineati sul bersaglio e la buona padronanza dei congegni di scatto è in questo caso ancora più importante perchè il minimo spostamento causato da uno strappo sul grilletto provocherebbe si un errore sul colpo appena sparato ma questo errore sarebbe ancora più accentuato sul colpo immediatamente successivo per via dell'assetto scomposto che assumerebbe tutto il sistema arma / organi di mira / bersaglio.

Detto questo, appare ovvio come per apprendere le corrette tecniche per doppiare i colpi, sia indispensabile un lungo allenamento in tiro lento mirato al fine di apprendere al meglio i concetti fondamentali del tiro stesso.

Solo successivamente, quando le basi fondamentali sono state acquisite, la velocità di esecuzione comincerà a manifestarsi da sola.

Ci sono però ancora due aspetti importanti da prendere in considerazione per una corretta esecuzione del tiro rapido.Innanzi tutto l'assetto della pistola.

Come è stato brevemente accennato nelle altre trattazioni, sappiamo che il rilevamento al momento dello sparo è dovuto al disassamento esistente tra la canna e il braccio del tiratore.

Le forze in gioco, in relazione a questa distanza, provocano un momento torcente che si scarica sul fulcro dato dal polso del tiratore provocando la rotazione che percepiamo come rilevamento.

E' possibile ridurre questo momento torcente diminuendo quanto più possibile la distanza esistente tra il punto di applicazione della forza (l'asse della canna) e il fulcro della rotazione (il polso).

Ed è per questo motivo che, fin dalle prime volte che si maneggia una pistola, occorre imparare a tenerla il più in alto possibile, con l'elsa a guardia del cane ben premuta contro l'incavo esistente tra il pollice e l'indice della mano che la impugna.Il secondo aspetto su cui lavorare per diminutire il rilevamento è dato proprio dal fulcro su cui si scarica il momento torcente che causa il rilevamento: il polso, e in generale tutto il braccio che impugna la pistola.

Stringendo con forza l'arma al momento dello sparo, si contrasta le forze dovute allo stesso e si rende più rigido il sistema di supporto della pistola.Attenzione però: l'arma non va stretta "strizzando" l'impugnatura come se fosse un limone da spremere.

In questo modo non si farebbe che aumentare il tremolio della mano che darebbe effetti negativi sulla stabilità degli organi di mira e impedirebbe la corretta gestione dello scatto in quanto la forza applicata sul dito indice è comunque legata allo stato di tensione delle altre dita della mano.

Per una corretta presa della pistola, occore far lavorare tutta la muscolatura degli avambracci, tendendola il più possibile.

In questo modo si riuscirà ad avere una presa più salda della pistola, una rigidità maggiore sul polso e conseguentemente un maggior controllo al momento dello sparo.

Tutta questa è però la teoria...

Come accennato inizialmente, questa va tramutata in pratica con un lungo e costante allenamento, sia con eventuali attrezzi ginnici che permettono di rafforzare le fasce muscolari coinvolte ma sopratturro con un costante allenamento a fuoco.


 
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